domenica 6 febbraio 2022

Lungo la linea sacra di san Michele



È nota la linea retta che dall’Irlanda giunge fino alla Terra Santa, segnata da sette santuari dedicati all’Arcangelo Michele. Una linea in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del Solstizio d’estate. Chissà chi l’ha tracciata. Dicono san Michele stesso con il colpo di spada con cui rimandò il diavolo all’inferno.

Sono stato nei primi tre, in Irlanda, in Normandia e in Val di Susa, e nell’ultimo ad Haifa in Terra Santa. I tre principali, a 1000 chilometri di distanza l’uno dall’altro, sono Mont Saint Michel, la Sacra di San Michele e San Michele Arcangelo sul Gargano. Quest’ultimo è tra i miei sogni e spero si realizzi presto. Rimarrà fuori dal mio pellegrinaggio il monastero di san Michele di Panormitis in Grecia che non avrò mai l’occasione di visitare. Sei forse basteranno.

Nel frattempo ne ho appena visitati altri due, fuori linea! Testimoni comunque della forte devozione per questo angelo.

Il santuario al monte Sant’Angelo a Palombara, 671 metri sul mare, risalente a IX secolo. Ancora in restauro, sorge su antiche minuscole grotte scelte come celle da monaci basiliani provenienti dall’Oriente. È ancora chiuso, ma per fortuna, dopo poco che arrivo, ecco il direttore dei lavori che viene per un sopralluogo e mi lascia entrare. Antichi affreschi appena leggibili testimoniano un culto antico. Dall’alto della roccia Michele arcangelo sembra benedire la valle Suessola da una parte e Napoli dall’altra, il cui mare scintilla lontano alla luce del tramonto.

Su un’altra montagna che si scorge all’orizzonte un altro santuario di san Michele, sopra Maddaloni. Passando per i ponti della valle di Maddaloni risalgo fino al santuario. Ad accogliermi all’ingresso del parco non c’è san Michele ma l’onnipresente statua di Padre Pio... Un gruppetto di fedeli recita la coroncina della Divina Misericordia di santa Faustina. San Michele è latente, questo è comunque il suo santuario, ravvivato negli ultimi anni da continui pellegrinaggi.

Mi attira di più Sant’Angelo a Palombara, rustico, silenzioso… Il vescovo lo sta facendo restaurare nella speranza che torni a diventare un luogo di preghiera, di ritiro, di esercizi spirituali. Chissà…

Comunque la prossima volta a Monte sant’Angelo sul Gargano!

 

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