lunedì 21 febbraio 2022

Narrare il carisma



Da La Verna a Nepi, all’intercapitolo delle Missionarie della Consolata, con le quali è in atto un percorso per la comprensione e attualizzazione del carisma.

Il carisma! Abitualmente si entra in contatto con un carisma “collettivo” attraverso la mediazione di quanti lo vivono in quel momento, in quel luogo. Soltanto in un secondo tempo si acquista la consapevolezza delle origini e della portata storica.

Trattandosi di una “esperienza” il carisma non è una realtà statica, confinata in un passato aureo; per sua natura è vitale, dinamico, al pari dello Spirito che lo dona, e genera un processo evolutivo che difficilmente si presta a essere circoscritto in schemi o definizioni. Non si può definire la vita. Anche se si arriva a formularlo dottrinalmente, esso rimane comunque una storia, un’azione concreta dello Spirito Santo che opera nella vita di una persona. È un’esperienza condivisa, che continua nel tempo e si sviluppa attraverso nuove esperienze. Per “dire” un carisma occorre dunque narrare una storia che ha non soltanto un inizio, ma una continuazione e che si arricchisce passando di generazione in generazione, grazie al suo intrinseco dinamismo.

Il primo impatto con ogni carisma è con una “narrazione” contemporanea: lo si vede in azione, come realtà viva e operante in alcune persone. Chi è chiamato a quel carisma ne è attratto per “consonanza”: si vede rispecchiato in quell’esperienza concreta, sente espresso in esso ciò che già è stato seminato dallo Spirito nel proprio cuore: è quello che voglio, mi sento chiamato a vivere così. Il carisma è dunque narrato al presente.

Una volta entrati nella narrazione, ogni generazione sente l’esigenza di ascoltare l’esperienza fondativa iniziale e del suo cammino storico. Sarà allora capace di guardare alle origini come alle proprie radici e di narrare a sua volta la storia degli inizi e di reinterpretarla grazie alla continuità del vissuto. Il carisma si trasmette narrando una storia che prosegue nell’oggi. Si legge il passato per capire il presente e per preparare in modo creativo il futuro: un fondatore non rimane indietro, cammina davanti.

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