Ho
conosciuto Paola Mastrocola sulle “Paginette” mensili del Sole 24 Ore. Poi
ho letto tre suoi libri e ora l’ultimo, Leone.
La novella di un bambino di prima elementare che prega da solo. Quando la mamma
lo scopre per lei è un trauma.
Il
protagonista del libro, fin dal titolo, è il bambino, ma la figura più riuscita
è quella della mamma, una di quelle donne che vedo tutti i giorni sulla metro,
per strada. Una donna frustrata, sempre di corsa, affannata nel suo lavoro di
cassiera di supermercato, divisa da un marito che nel libro appare una figura
sbiadita, insignificante, grosso, con un cervello piccolo.
La
nonna materna di Leone è morta da poco, è quindi assente nella storia, eppure
presentissima, forse la nonna che tutti vorremmo avere o aver avuto.
Katia,
la mamma di Leone, è una persona così
vera, così umana, così comune, insoddisfatta, in cerca di… non lo sa nemmeno
lei. Con l’unico pregio di essere una mamma, anche se non sa come fare la mamma…
Il ritratto di tante donne giovani di oggi, di cui vorresti diventare amico ed
aiutarle a colmare quel vuoto indefinito.
Forse lo farà Leone.
Nessun commento:
Posta un commento