domenica 26 febbraio 2012

Quaranta giorni di deserto

Il monte delle tentazioni


Quaranta giorni. Come Noè nell’arca, come Mosè sul Sinai, come il cammino di Elia nel deserto. Si pensava che occorressero quaranta giorni perché il sangue di un uomo si ricambiasse. Per il “sangue” di un popolo occorrevano quarant’anni, come quelli passati dalle tribù di Israele nel deserto, o sotto il dominio dei Filistei.
Nel deserto non ci si può nascondere, non ci sono possibili alibi, si è a tu per tu con Dio; prove e difficoltà mettono a nudo, obbligano a dichiararci con lui o contro di lui.
È così che in quei quaranta giorni Gesù ritrovò l’armonia antica delle origini. Vinto il peccato, il deserto diventò il nuovo Eden prima del peccato, armonia con il creato, perfino con le bestie selvagge, e con Dio: angeli lo servono.

1 commento:

  1. Che bella riflessione! Auguri per il momento al nuovo Eden in questi giorni di 40!

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