“Possiamo dire che nella preghiera sacerdotale di Gesù si compie l’istituzione della Chiesa... Proprio qui, nell’atto dell’ultima cena, Gesù crea la Chiesa. Perché, che altro è la Chiesa se non la comunità dei discepoli che, mediante la fede in Gesù Cristo come inviato del Padre, riceve la sua unità ed è coinvolta nella missione di Gesù di salvare il mondo conducendolo alla conoscenza di Dio? Qui troviamo realmente una vera definizione della Chiesa. La Chiesa nasce dalla preghiera di Gesù”.
È quanto Benedetto XVI ha spiegato nella catechesi qualche settimana fa. La Chiesa nasce dalla preghiera nella quale Gesù chiede al Padre l’unità? Per altri essa ha origine con l’evento stesso dell’Incarnazione, quando il Verbo eterno prende carne in Maria. Per altri la nascita della Chiesa va collocata nel conferimento dei poteri a Pietro e agli Apostoli, o nell’ultima cena, quando è istituita la Nuova Alleanza ; oppure sulla Croce quando, dal fianco squarciato del Crocifisso, sgorgano sangue e acqua; oppure nella Risurrezione, lì dove essa appare come il corpo del Cristo glorificato. Per altri, infine, la Chiesa ha origine a Pentecoste, quando il Risorto invia il suo Spirito sui fedeli riuniti nel cenacolo con Maria.
Io ho sempre pensato che essa nascesse dal grido di Gesù in croce, grido del parto della nuova creazione. Leggendo le parole del papa mi sono reso conto, per la prima volta, che la preghiera sacerdotale e il grido dell’abbandono in certo senso coincidono. Da una parte la richiesta dell’unità, dall’altra la stessa richiesta d’unità, anche se espressa in modo del tutto diverso, originata dalla costatazione della mancanza di unità, dell’abbandono.
Siamo il frutto della preghiera di Gesù! Quanta gratitudine…