Gesù Sole nella necropoli sotto la Basilica di san Pietro a Roma |
Questa mattina, mentre guidavo verso Rocca di Papa, ho visto spuntare il sole, d’improvviso, rosso fuoco. Poi stemperato nel suo giallo intenso correva veloce dietro i rami degli alberi spogli, fino a raggiungere il suo colore intenso abbagliante… e non lo puoi più guardare, se non nella luce che tutto illumina e che a tutto dà colore e splendore.
Con il Salmo 19 l’ho cantato, bello come uno sposo dopo la prima notte di nozze, come un eroe che torna vittorioso dalla battaglia:
Esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l’altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.
Come non ricordare l’inno composto in Egitto dal faraone Amenofis IV, che nel XIV secolo avanti Cristo aveva imposto il monoteismo, concentrando il culto su Aton, il Dio Sole:
Tu sorgi splendido all’orizzonte del cielo, o Aton vivo,
che hai dato inizio alla vita.
Quando sorgi all’orizzonte,
tutte le terre ricolmi della tua bellezza.
Tu sei bello, grande, splendente,
eccelso su ogni paese della terra...
Se tu splendi, le creature vivono;
se tu tramonti, esse muoiono:
tu sei la durata stessa della vita
e noi viviamo di te.
La Bibbia lo canta, ma non è più un dio, è un semplice “luminare”, come leggiamo nel primo capitolo della Genesi. «La luna e il sole tu li hai creati», ricorda il Salmo 74, 16. Una semplice creatura, ma questa mattina l’ho visto, come Francesco, «bellu e radiante cum grande splendore».
Eppure vi è ben altro sole nella nostra vita.
Il profeta Malachia aveva annunciato che sarebbe sorto “il sole di giustizia”, un sole che rende giusti i peccatori, che porta la salvezza.
Zaccaria proclama che verrà “un sole che sorge”.
Non è un caso che i primi cristiani pregassero rivolti a Oriente, quasi che da lì nascesse Gesù, luce del mondo.
Nella trasfigurazione “il suo volto brillò come il sole” (Mt 17, 2) e nell’Apocalisse Gesù si mostra a Giovanni con un volto che “somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza” (Ap 1, 16).
È Lui che dà luce e calore alla giornata, ad ogni giornata, perché ogni giorno egli sorge di nuovo, fedele e puntuale, per illuminarci.
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