martedì 10 gennaio 2012

Desiderio


Tramonto romano, dalla finestra del mio studio
Più tendi l’arco più la frecce corre veloce e giunge lontano.
È il desiderio la molla nascosta dell’agire.
La mia identità è nel futuro che mi attende, mi chiama
e a cui anelo.
“Spegni ogni desiderio”, suggerisce il saggio orientale.
“Accendi il desiderio e fallo divampare”, il mistico cristiano.
Ambedue convergono nel far tacere ogni umana brama e liberare il cuore da ogni attaccamento e cupidigia.
Ma nel mistico cristiano nasce una passione, arde n fuoco, un anelito lo slancia in alto verso l’Amore.

Desiderio da de sideribus – dalle stelle.
Tensione all’Infinito,
senza fine,
che solo il Cielo può saziare.

Se debole è il mio fuoco alimentalo tu, rattizza le braci, avvampa la brama.
Il tiepido ti disgusta.
Mi bruci in petto il desiderio di te,
in me fiammella languida.
Mi consola sapere che almeno in te arde il desiderio di me.
Ben forte in te il desiderio di me
se dal cielo ti ha portato sulla terra, travalicando l’infinita distanza.

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