lunedì 4 dicembre 2023

La sorpresa della Fuga in Egitto

Finalmente sono entrato in quello che forse è il più bel palazzo di Roma: Doria Pamphilj. Ci passi davanti mille volte, dici che prima o poi lo visiti... e intanto passano gli anni. Finalmente è arrivato, d’improvviso, non programmato, il momento giusto. Sapevo che era un bel palazzo, ma mai me lo sarei immaginato così bello. Soprattutto non immaginavo che ci fossero così tante opere d’arte.

La sorpresa me l’ha riservata l’ultima stanza. Un Caravaggio che mi ha sempre affascinato, ma visto soltanto nelle riproduzioni e senza sapere dove fosse il quadro. È lì, luminosissimo.

Nel libro sul Natale ho scritto: “Il Caravaggio ritrae la Santa Famiglia in un momento di riposo, accanto a un fiume, presso un bosco di querce e pioppi. Al di là del ricco simbolismo, si resta attratti dalla quotidianità del soggetto: la Madonna addormentata con il bambino in braccio, Giuseppe che regge lo spartito a un angelo che suona il violino. Nelle note dello spartito si riconosce un mottetto dedicato alla Vergine, del musicista franco-fiammingo Noel Baulduin, sul tema del Cantico dei Cantici, intitolato Quam pulchra es: è una serenata a Maria! Anche questa una piacevole passeggiata campestre? Un particolare è indice di una tribolazione che turba il quadro idilliaco: il violino suonato dall’angelo ha una corda spezzata. La Santa Famiglia condivide ansie, paure, stanchezze di ogni comune famiglia”. Adesso la Fuga in Egitto del Caravaggio l’ho finalmente vista! E potresti star seduto lì davanti all'infinito.

Ma la sorpresa non finisce qui. Accanto alla Fuga in Egitto un altro quadro, anche questo conosciutissimo, la Maddalena. Non avevo mai accostato questi due quadri. Adesso me li ha accostati la principessa Olimpia che li ha acquistati già nel 1600 e li ha messi accanto l’uno all’altro. Il volto della Madonna e quello della Maddalena è lo stesso, anche la posa... Maria di Nazaret e Maria Maddalena sovrapponibili... Da meditare...







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