«Dobbiamo trovare la nostra gioia dentro le nostre case… La
casa di Aix, come comunità, presenta tutti i vantaggi che possiamo desiderare:
i sacerdoti che l'abitano sono virtuosi ed esemplari, la regolarità è salda, si
può fare un gran bene, l'abitazione è bella, la chiesa favorisce la devozione,
quelli che la frequentano sono affezionati alla Società e finalmente ci sei tu…
che meriti da ogni punto di vista la nostra fiducia e la nostra amicizia. C'è
più di quanto basti per contentare un buon religioso».
Che bella descrizione della casa di Aix e in particolare del
suo superiore, il giovane p. Ippolito Courtés di 29 anni. Sono parole di sant’Eugenio,
che allora abitava a Marsiglia.
È proprio una grazia essere in questa casa.
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