domenica 6 agosto 2023

La neve a Santa Maria Maggiore

 

La neve è tornata a scendere sull’Esquilino, come nell’anno 358. La Madonna apparve in sogno nella notte tra il 4 e 5 agosto a Papa Liberio e contemporaneamente al patrizio romano Giovanni, chiedendo loro che venisse edificata una basilica in suo onore nel luogo che avrebbe indicato con un evento miracoloso. Il Papa, recatosi la mattina dopo sul colle Esquilino, lo trovò coperto di neve e vi tracciò il perimetro della chiesa che venne edificata in onore della Madre del Redentore.

Sono andato in basilica ai vespri. Nella processione che ha attraversato la navata si intravede un vescovo anziano, un po’ curvo, che si appoggia sul pastorale. Non lo riconosco. Quando inizia a parlare riconosco subito la voce, è mons. Marini. Lo riconosco soprattutto dal discorso che fa su Maria nell’insegnamento del Concilio Vaticano II e in Paolo VI.

Al canto del Magnificat dall’alto della chiesa scendono petali bianchi a ricordo della neve.

Quando la processione torna in sacrestia il vescovo sembra rinato, ben dritto. “Grazie per quanto ci ha detto” gli grido. “Prego” mormora lemme lemme ma contento in risposta.

Poi a sera, sulla piazza antistante la basilica, lo spettacolo che rievoca la nevicata del 5 agosto: la benedizione iniziale del parroco della vicina chiesa di san Martino ai Monti, ascensioni acrobatiche, canti lirici, musiche di Morricone, e finalmente la neve artificiale che fluttua nell’aria. Per terminare con il Canto “Bella tu sei qual sole…”. Pochissimi i turisti, moltissimi i romani – come me! – contenti di far festa alla Madonna.

 





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