Luigi Mezzadri. Sì, un grand’uomo! Oggi sono stato a trovarlo
nella sua nuova residenza, il Collegio Leoniano. È la prima volta che metto
piede in questo immenso imponente complesso, nel quartiere Prati, che ospita
tra l’altro studenti di un’università americana.
Nella prima sala un grande quadro di san Vincenzo de Paoli. (Nella stanza di Luigi Mezzadri ne vedrò un altro di un grande autore contemporaneo). Mi chiedo come mai noi Oblati non abbiamo nessun bel quadro del nostro
Fondatore… pazienza. Mentre attendo che arrivi p. Luigi leggo due targhe che
raccontano di Padre Giuseppe Morosini, un Vincenziano che ha operato per
salvare gli Ebrei e uomini della Resistenza dalle retate naziste e per questo
fucilato. Sandro Pertini, prigioniero con lui, lo vide uscire da un
interrogatorio che aveva – sono parole sue - “volto di Cristo nella
flagellazione”. Del plotone di esecuzioni alcuni si rifiutarono di sparargli. Fu
ucciso il 3 aprile 1944, poco prima della liberazione di Roma. Sempre sulla
targa leggo una ninna nanna che p. Morosini scrisse per il bambino del compagno
di cella nato in quei giorni: “C’è un castello di fate / in riva al mare / C’è
un castello di re / sopra la terra / C’è una bionda regina / fra le ancelle / C’è
una dolce madonna / fra le stelle / Il castello del re è la tua culla / E la
bionda regina / è la tua mamma / Che con le fate ripete in coro / la più
amorosa e dolce / ninna nanna…”. Quello sta per essere fucilato e scrive una
ninna nanna per un bambino!
Ed ecco p. Luigi, già professore di storia della Chiesa alla
Gregoriana, scrittore fecondo, ma soprattutto una persona di grande
spiritualità, degno figlio di san Vincenzo de Paoli. Anche lui è stato bambino
e mi fa vedere le foto di quanto è nato – con i fratellini attorno alla culla,
le foto da grandicello, della prima messa… Parliamo delle nostre cose, da
vecchi amici… A Natale va proprio bene!


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