lunedì 3 luglio 2023

Orientarsi

Capita di sentirsi disorientati, davanti a una notizia inattesa e inquietante, a un fatto doloroso e inaspettato, a una situazione improvvisa senza senso… Non sappiamo cosa fare, dove andare: smarriti. Se ci perdiamo in un bosco basta avere una bussola, punta dritta verso il nord, sicuro punto di riferimento. Ma lo smarrimento di cui parliamo non si risolve con uno strumento basato sul campo magnetico, ci vuole un altro tipo di bussola… che indichi non il nord ma l’est. Sì, l’est! Non ci facciamo sempre caso, ma la parola “orientamento” invita a volgerci verso oriente, verso est, per trovare lì il giusto punto di riferimento. L’oriente, dove dopo ogni notte nasce il sole, sempre fedele all’appuntamento: con la sua luce dissipa ogni tenebra e aiuta gli smarriti a ritrovare la strada.

Quando iniziarono a costruire le loro basiliche, i cristiani si ispirarono agli edifici pubblici dell’impero romano, destinati a sede dei tribunali e a luogo di ritrovo e di affari, ma ne cambiarono l’orientamento, indirizzandole verso oriente e misero la porta a occidente, in modo che entrando avessero subito davanti a loro il Cristo, «sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte» (Luca 1, 78-79). Camminavano lungo la navata centrale dritti verso di lui, loro punto di riferimento. Per non perderci nel nostro itinerario di ogni giorno – strattonati come siamo da mille messaggi contraddittori e attratti da molti miraggi allettanti e vacui – di tanto in tanto anche noi potremmo dare uno sguardo a “oriente”, a Gesù, e riorientarci su quanto ci suggerisce nel suo Vangelo: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Salmo 119, 105)

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