“In tràfine fatte”. Così mia
mamma diceva delle cose fatte in quattro e quattr’otto. Appena aveva terminato
di cucire un vestito in poche ore era “in tràfine fatto” o “fatto e stampato”.
Avevo sentito dire che il
prete di Cutigliano, don Sergio, ha scritto un libretto con le parole
dell’alfabeto. Non l’ho visto, ma l’idea mi ha allettato (anche perché avevo un
forte raffreddore con alcune linee di febbre) e in un giorno poco più ho fatto passare
tutto l’alfabeto. Ed ecco L’alfabeto matto: “in tràfine fatto”, “fatto e
stampato”.
Ora, sulle Dolomiti con
famiglie giovani e bambini, nei momenti uggiosi spero che qualcuno mi disegnino le
lettere…
E
Umile e silenziosa
si compiace di congiunger le
parole
e far da ponte.
Ambisce a comporre parole anche più
alte.
Che ve ne pare di
Eternità?
Dove andare più in là?
Ma sa essere anche
Elegante come un
Elefante
(Non è elegante l’elefante?
Ma se mette le
ghette…)
Aspetta aspetta
ha in serbo un nome per te
di grande regina
e di sorella amica:
Elena.
F
La F è
Favolosa
con tanta
Fantasia.
Spande
Fiori e agita
Fronde:
è sempre in
Festa.
Ti fa
Favori senza
Fine
Ti piacciono le parole
che so creare?
mi sussurra.
Vorrei fosser tutte
Favolose! come il tuo nome:
Fabio.
Viene vooglia di partecipare alla Mariapolu Geniale, ma soprattutto tanta gioia per le famiglie presenti che possono assaporare wuesta bella esperienza di fraternità.
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