martedì 15 luglio 2025

16 luglio 1949

16 luglio 1949. Ogni anno ricordiamo quello straordinario patto di unità che aprì le porte del Cielo.

Oggi lo abbiano ricordato assieme alla comunità di Roma e al card. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. Gli ho donato il mio piccolo libro che narra di quell’evento lontano nel tempo e sempre vivo. Un piccolo libro – Viaggiando il Paradiso. L’esperienza di luce nel Paradiso’49 – che inizia così:

«Tutte queste carte che ho scritto valgono nulla se l’anima che le legge non ama, non è in Dio. Valgono se è Dio che le legge in lei». Queste parole, scritte da Chiara Lubich il 25 luglio 1949, costituiscono la cifra interpretativa di un suo libro, che ha intitolato Paradiso ’49, nel quale narra la sua esperienza di luce iniziata una decina di giorni prima, il 16 luglio, e che si protrarrà per un paio di anni. È una legge elementare per la comprensione d’ogni opera: portarsi al suo stesso livello. Per capire il Paradiso ’49 in maniera adeguata, è indispensabile condividere l’esperienza della sua Autrice e quasi entrare con lei in quel “Paradiso” di cui il libro dà testimonianza. (…)

Il “viaggio in Paradiso” inizia quando lo Spirito Santo pone sulle labbra la parola “Padre”: «Ho avvertito uscire dalla mia bocca spontaneamente la parola: “Padre”. E in quel momento mi sono trovata in seno al Padre». Così Gesù ci ha insegnato a pregare: non una formula, ma la scoperta di essere amati da Dio al punto da essere davvero suoi figli. E dove possono abitare i figli se non nella casa del Padre?

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