domenica 2 giugno 2024

L'ultimo viaggio di apa Pafnunzio

Oggi, Corpus Domini, casualmente trovo nel breviario l’immaginetta ricordo della morte di p. Nicola Ferrara, che riporta una frase del beato Mario Borzaga (della cui causa di beatificazione era vice postulatore):

“Potessi fermare tutta la vita accanto al Tabernacolo e pregare, unicamente pregare. Poter celebrare una lunga santa Messa e salvare tutti gli uomini: una santa Messa che mi faccia Cristo col Cristo sull’altare del Calvario”.

Mi giunge nel frattempo un breve scritto di una alunna di quarta elementare:

“Io ho un desiderio che non si può realizzare e cioè quello di essere immortale”. Quindi enuncia tutti i vantaggi di questo desiderio, per poi concludere: “Il lato però negativo di essere immortale è forse quello di avere una vita che dopo infiniti anni può diventare noiosa, mentre essendo mortale si prova a vivere ogni giorno sempre al meglio perché quello potrebbe essere l’ultimo istante sulla terra!”.

Mi capita tra mano un analogo detto di apa Pafnunzio:

Apa Agatone gli affidava una missione delicata nel lontano cenobio dei monaci di Kellia. Doveva lasciare la sua cella e inoltrarsi per giorni nel deserto. “Partire è un po’ morire”, si ripeteva apa Pafnunzio. E se fosse stato l’ultimo viaggio? Prima o poi ci sarebbe stato un ultimo viaggio…

Sarebbe partito fra quattro giorni. Quattro giorni… e poi? Cosa avrebbe trovato là, oltre la cella?

“Mi rimangono soltanto quattro giorni”, si disse. “Se fossero davvero gli ultimi, cosa farei oggi?”. Ripassò mentalmente la giornata che aveva davanti. Gli sembrava di non dover cambiare niente, avrebbe fatto come sempre, come da programma, le cose ordinarie della sua vita ordinaria  Soltanto che non le avrebbe fatte mai più, se quello fosse stato il quart'ultimo degli ultimi giorni.

“Mi rimangono soltanto tre giorni”, si disse il giorno seguente. Di nuovo diede uno sguardo alla giornata che stava per iniziare: l’avrebbe vissuta come sempre, ma come era diversa sapendo che sarebbe stata la terza dei suoi ultimi giorni.

“Mi rimangono soltanto due giorni”, si disse il giorno seguente. Iniziava ogni giornata con il segno di croce per poi rivolgere il suo saluto a Gesù e a Maria. Lo fece ancora una volta, come sempre, ma questa volta era d’una intensità insolita.

“Questo è l’ultimo giorno”, si disse infine. Si affidò nelle mani del Padre e partì…

 

Nessun commento:

Posta un commento