martedì 4 giugno 2024

Con gli Oblati a Giacarta

 

Giacarta, 3 giugno 2024

8 ore di volo mi portano da Doha a Giacarta. Le solite pratiche, ritiro bagagli, compilazione di moduli, dogana, tutto rigorosamente col telefono portatile, on line… All’uscita dall’aeroporto ecco il “boato di calore”, come direbbe p. Novo, acuito dall’abbraccio “caloroso” di p. Peter.

E sono nel traffico della città. Lungo le strade le bancherelle con il cibo della sera e gli affari più immaginabili. Una città simile a tante altre città dei tropici; mi ricorda Manila.

Giungiamo alla parrocchia degli Oblati, una delle due in città. Ed è subito sera… E qui la sera scenda rapida. Celebro la messa nella cappellina della comunità accompagnato dal canto delle moschee d’intorno. La novità è che la moschea accanto diffonde il canto di una bambina! Non mi era mai capitato di sentire una voce bambina cantare il Corano. Poi si affianca quella maschile e cantilenano insieme, fino a quando l’imam continua da solo, a lungo…

Dopo cena un breve sguardo al complesso della parrocchia. Non avrei mai immaginato un’opera del genere. Nel piazzale retrostante c’è un parcheggio capace di centinaio di macchine; è quasi pieno. Davanti quello per le moto, numerose anche queste. Strano, è lunedì sera. Nel parco la via crucis e una bella cappella all’aperto della Madonna. Qualcuno prega… Sempre a pian terreno la cappella feriale. Poi gli uffici, una ventina, per tutte le attività e tutti i gruppi possibili immaginabili: Legio Mariae, gruppo biblico, gruppo di non so quale preghiera, gruppo matrimoniale, gruppo assistenza ai poveri… le cucine, gli ambienti per i poveri… Fuori, all’ingresso, i cartelloni con le varie indicazioni e in un atrio un grande schermo proietta i video con le attività della parrocchia. Uffici aperti di lunedì, a sera… In un ufficio quattro ragazzi stanno lavorando per preparare la fine dell’anno dei giovani della parrocchia quando, più di 400 giovani, andranno insieme per due giorni insieme da qualche parte...

Primo piano: ancora ampi atrii, una bella gradinata con una grande statua della Madonna che riproduce quella del Fondatore alla casa generalizia, la cappella dell’adorazione (dalle scarpe davanti alla porta dovrebbero esserci parecchie persone), le sale per gli incontri, piccole, grandi… Quella da 800 posti si sta riempiendo: stasera c’è l’incontro del Rinnovamento…

Secondo piano la grande chiesa, con più di mille posti. Le vetrate raccontano la storia di Maria, da una parte, quella di Gesù dall’altra… Sabato scorso c’è stata la prima comunione di 250 bambini.

Come hanno fatto gli Oblati a costruire un complesso così? Sembra un grande villaggio. E come fanno a gestirlo. In comunità sono soltanto due, con un giovane prenovizio. Stasera non li vedo: uno è all’ospedale con gli ammalati, un altro chissà dove. In compenso hanno tante persone che lavorano nell’animazione della parrocchia.

I responsabili dei diversi gruppi oblati si sono dati appuntamento per incontrarmi… e sono appena arrivato! Uno per ogni gruppo: quello tradizionale dell’AMMI, quello di aiuto alle missioni in Indonesia (vanno nei diversi luoghi: 3 ore di volo per arrivare in Kalimantan), quello della preghiera, quello degli aiuti finanziari… Mi raccontano, mi fanno raccontare… Titi, una mamma con quattro bambini, attivissima nei mezzi di comunicazione (ha scritto anche un articolo per “Oblatio”) ha già mandato a tutti un breve resoconto.



 

Nessun commento:

Posta un commento