Per quanto riguarda statue e quadri di sant’Eugenio
non siamo proprio al massimo come Oblati: non possiamo avere tutte le doti. Lunedì,
a Santa Maria a Vico, per la prima volta ho visto un bozzetto di una statua che
mi è sembrata bella: purtroppo credo non sia mai stata realizzata.
Il bozzetto è di p. Michele Cipolla e porta la data 1933. Era nato 1881 ed entrò tra gli Oblati da sacerdote, dopo avere esercita il ministero parrocchiale nella diocesi di Teano.
Una delle annotazioni “negative” da parte
dei superiori è che possiede uno “spirito piuttosto sognatore e poeta” e una “ipersensibilità
per quanto riguarda l’arte e l’attività artistica, talché egli si rassegna difficilmente
a essere privato di questa attività”. È riuscito comunque a lasciare qualche scultura
e diversi altri lavori artistici.
Anche su di lui non mancano gli aneddoti. Si racconta, ad esempio, che prima di entrare tra gli Oblati passando dinnanzi ad una calcara accesa sente bestemmiare, lui subito grida: "Dio ve la faccia spegnere"; e così avviene. Gli operai tentano di riaccenderla, ma non vi riescono ed allora... fanno ricorso a Don Michele, che interviene e la calcara torna ad ardere.
A 77 anni è paralizzato. I superiori
chiedono per lui alla Santa Sede l’indulto perché possa celebrare la messa
seduto! Lo fa per 10 anni, fino a quando muove il 21 settembre 1968 a 87 anni.
Il suo bozzetto con sant’Eugenio in
preghiera è ancora lì, ad attestare la sua devozione…
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