Almeno dall’esterno questo sembra un
mondo senza alcun interesse religioso, preso solo dal lavoro, dagli affari.
Soldi, business, in un movimento perpetuo. Si lavora giorno e notte; il
sessanta, settanta per cento dello stipendio di tutta la famiglia va
nell’affitto o nel mutuo. Si lavora solo perché il figlio possa studiare e
raggiungere i posti alti della finanza e degli affari. Il capitalismo è
sfrenato, arricchisce i pochi e schiavizza i molti… Una delle filippine
conosciuta ieri alla loro festa è stata assunta per pulire le sette macchine
del padrone: Maserati, Jaguar, Ferrari, Mercedes… Devono essere sempre tutte
pronte perché soltanto all’ultimo momento decide quale prendere.
Non si può tuttavia non ammirare il
senso di intraprendenza, di vitalità... Mi colpisce soprattutto l’alto senso
civico: città pulitissima, fila ordinata alle fermate dell’autobus, guida
rispettosa delle norme stradali, trasporti pubblici efficienti, infrastrutture
all’avanguardia… Ma cosa sarà vivere su per quei grattacieli che non hanno fine,
dove le persone si ritrova soltanto a sera, stanchi morti dal lavoro, al 35°
piano o più su? I vecchi, senza pensione, sono ammassati in comuni luoghi
angusti, tristi… Una società complessa, qui come altrove.
Eppure proprio qui “Il mio cuore
trionferà”. Come, quando? Lei lo sa.
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