“I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti…”
Chi non ricorda Davanti a San Guido, la poesia di
Giosuè Carducci che dialoga con i cipressi di quando era bambino?
Non sono a Bolgheri, ma a Loppiano. Eppure sono altrettanto
belli, in fila o solitari, a ciuffi o a boschi. Non mi stanco di guardarli. Sempre
su dritti, esili o corposi, invitano ad alzare lo sguardo alto, ad elevarsi al
cielo.
Ricordo l’accorata richiesta che Dio rivolge al suo popolo
tramite il profeta Osea:
“Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim?
Io l'esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia” (14, 9).





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