Era un progetto
temerario quello a cui diede vita p. Nicola Barrè: che delle ragazze vivessero
insieme e si dedicassero all’insegnamento e all’educazione di quanti non potevano
permettersi di andare a scuola, un lusso, allora, riservato alle famiglie dell’aristocrazia
o ai ricchi commercianti. Nella Francia del 1600 quell’iniziativa - aprire qua
e là alcune scuolette per i poveri - era una novità non facilmente
comprensibile.
Chi
teneva insieme quelle ragazze senza alcun legame di voti? Negli Statuti e Regolamenti che p. Barré scrisse
per loro lo spiega chiaramente: «Vivranno in comunità (…) risolute a rimanere
in unione di spirito, di cuore e di missione con tutti i membri delle scuole di
carità… Si ameranno e si rispetteranno reciprocamente, come sorelle, e si
esamineranno su questo punto di unione vicendevole, durante l’esame di
coscienza della sera e del mattino». Le legava soltanto (soltanto?) l’amore evangelico.
L’ho visto guardando suor Antonia, suor Marina e le loro sorelle, sparse in California, Perù, Bolivia, Australia, Camerun, Nigeria; e in questi ultimi decenni nelle Filippine, Romania, Repubblica Ceca, Myanmar…
In
questi giorni al nostro incontro di Roveré sr. Antonia non è presente. Allora
sono andato io a trovare questa mia coetanea… Sono stato al suo funerale.
Quella donna fortissima, creativa, piena di iniziative, seguita da centinaia e
centinaia di giovani, si è spenta lentamente, perdendo la memoria, i contatti… È
scesa nella notte. Una sua consorella mi ha detto che una notte, poco prima che
morisse, l’ha sentita emettere un forte grido. Come il suo fondatore che confidava
a un amico: “Io uso tutta la fede, la pazienza e il coraggio che ho per gridare
verso il cielo, senza nessuna sicurezza che le mie grida vengano udite”. Eppure
Dio gli si rivelò proprio in quelle grida, in quel buio: “Questa notte è uno
splendido giorno”, scrisse più tardi.
Vedendo
sr. Antonia immobile, quasi irriconoscibile, mi sono tornate alla mente le parole
di padre Barré: «L’Istituto delle Suore del Bambino Gesù ha per origine il
cuore di Dio stesso. Egli ha amato il mondo a tal punto da dare il suo unico
Figlio… affinché coloro che credono in Lui non periscano ma abbiano la vita
eterna».
Grazie, Fabio! Ho trasferito il tuo bello ricordo a sr Andrée.
RispondiEliminaÈ così
RispondiEliminaGracias Padre Flavio nos enseñas a amar cada vez más a la vida religiosa y nuestros CARISMAS.H Antonia lo dio todo y recibió esa transformación de las almas grandes como lo quería su fundador el origen y el fin el Corazón de Dios.
RispondiEliminaGrazie Padre Fabio, bellissimo il testimonio che ci trasmetti della comunità! Veramente é lí Che questa notte è uno splendido giorno... Grazie Sr Antonia!!
EliminaCiao Antonia e grazie per l'impegno, la forza, il coraggio e l'amore che ci hai trasmesso. Avevo circa 16 anni quando ci siamo conosciuti, ed oggi che ne ho 42 posso solo ringraziare il signore che ha messo te e le suore del padre barre sul mio cammino. Siete state la strada verso cui guardare nei momenti difficili. Salvatore
RispondiElimina