I due
giorni e mezzo passati insieme ci hanno fatto sentire fratelli e sorelle, al di
là delle diversità, della lingua, del modo di vestire, di mangiare, e
soprattutto di pensare. La comunione è stata profonda, al di là di ogni aspettativa.
Tra
Tonadico e Fiera di Primiero, siamo stati avvolti da un paesaggio di sogno, tra
monti, boschi, torrenti, cascate. Soprattutto siamo stati avvolti dalla luce
della Sapienza.
Tre
i temi di studio, molto diversi tra di loro e nello stesso tempo legati da una
comune visione dall’Alto: l’amore, la natura, la città. Uno sguardo ricco di
prospettive: quella cristiana, la tradizione intellettuale degli indù di Mumbai
e dei Bahai di New Delhi, quella sociale dei Gandiani di Coimbatore.
Camminare
per le stradine del paese e sui sentieri del bosco, i saluti delle persone
incontrate per strada, contemplare insieme le cime delle montagne e lo scorrere
dell’acqua limpida dei torrenti… tutto ha contribuito a creare una comunità
contemplativa.
Le
religioni raggiungono le persone e le società nella loro radice più profonda. La
reciproca comprensione e l’unità tra persone di diverse religiosi è la mia più sicura
e radicale per l’unità del mondo. È possibile e l’abbiamo sperimentata.
Il
nostro pellegrinaggio continua, Lasciamo le Dolomiti per ulteriori mete.
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