Tara Hill. La collina appena pronunciata fu sede dei primi Re d’Irlanda,
che investiti presso la Pietra del Destino, oggi ricordato da un piccolo menhir
sulla sua sommità.
La foto dall’alto mostra due grandi solchi circolari, uno attorno a un
grande tumulo a corridoio, l’altro attorno a quella che doveva essere la sede
del re e dei druidi.
Miti e leggende avvolgono questi luoghi millenari.
Arrivo lassù all’ora del tramonto. Una grande pace avvolge la fertile
pianura e l’orizzonte si apre lontano lontano, fino ai monti del nord e a
quelli del sud.
Fu qui che la notte d’inizio primavera dell’anno 433 il re Lóegaire mac Néill andò su tutte le furie quando, sulla
collina di Slane vide avvampare un fuoco. Chi aveva osato trasgredire la legge
che vietava che in quella notte si accendessero i fuochi prima di quello che
lui stesso avrebbe dovuto accendere per festeggiare la festa della primavera?
Mandò i suoi soldati e trovarono san Patrizio. Essendo quella la notte di
Pasqua, il santo aveva acceso il grande fuoco della risurrezione. Condotto
sull’isola di Tara spiegò al re la fede cristiana, soprattutto il mistero della
santa Trinità. “Com’è possibile che esista un solo Dio”, chiese il re, “quando
noi ne conosciamo così tanti? E come è possibile che sia uno e insieme tre?”.
Fu allora che Patrizio si chinò, accolse uno trifoglio e lo mostrò al re: “Un
solo filo d’erba e insieme tre foglie…”.
Il re gli permise di annunziare la nuova fede ed Erc, il vecchio servitore
del re, si convertì, fu battezzato e ordinato vescovo. Un nuovo fuoco sacro si accendeva su Tara Hill
Nella lunga
Confessione che ha lasciato al popolo irlandese prima di morire,
nella quale racconta la sua straordinaria storia, così ha sintetizzato il credo
nella santissima Trinità che aveva proclamato davanti al re Lóegaire mac Néill:
Non v'è altro Dio, né ci fu mai in passato né
ci sarà in futuro, al di fuori di Dio Padre ingenerato, senza principio, dal
quale è ogni principio, signore di tutto; e del suo figlio Gesù Cristo, che
dichiariamo sempre esistito con il Padre, generato prima dell'origine del mondo
spiritualmente presso il Padre in modo ineffabile, prima di ogni principio: per
mezzo di lui sono state fatte «le cose visibili e invisibili», si è fatto uomo
e dopo aver vinto la morte e stato accolto nei cieli presso il Padre (…). Ed ha
effuso in voi abbondantemente lo Spirito Santo, dono e «pegno di immortalità,
che rende figli di Dio e coeredi di Cristo coloro che credono e gli obbediscono. Questo è il Dio che
confessiamo e adoriamo unico nella trinità del suo santo nome.