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Perché ogni anno gli Oblati, in questo giorno, vengono a celebrare la messa in questa bella chiesa? Anche oggi eravamo tutti lì, con grande aria di festa… Non tanto per ringraziare Dio della loro approvazione, cosa che faremo il 17 febbraio, giorno in cui l’approvazione fu data dal Papa.
Veniamo qui perché Eugenio vi ha pregato tutta la mattinata con “comodità”. Ci fa bene ricordare l’importanza della preghiera, e della preghiera come la faceva lui, un parlare con fiducia filiale, come se Gesù fosse proprio lì accanto, come in effetti lo è. Lui stesso ci ha raccontato come pregava in quei giorni: «Devo anche confessare che se non avevo mai pregato tanto, mai nemmeno avevo pregato con tanta letizia interiore, frutto di una fiducia assoluta ma filiale fino a parlare con Nostro Signore, come oso pensare che l'avrei fatto se avessi avuto la fortuna di vivere quando passò su questa terra... Specialmente al momento della comunione, quando il nostro divin Salvatore è lì per darci la prova più grande di amore, ero portato ad abbandonarmi ai sentimenti che la sua divina presenza e l'immensa sua misericordia in questi istanti preziosi ispirava alla mia povera anima, sentimenti mai provati più intensamente mentre non vedevo respinto un peccatore come me».
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