Dopo Aix sant’Eugenio ci ha portato a Marsiglia. Lo abbiamo
seguito al Calvario, il centro della missione predicata nel 1820 e poi sede
degli Oblati; al quartiere Panier, dove il vescovo Eugenio percorreva i vicoli
per incontrare la gente umile, fatta di pescatori e immigrati, e saliva le
scale ripide per visitare gli ammalati…; alla cattedrale, che ha costruito
assieme ad altre 36 chiese e dove è sepolto; alla Madonna della Guardia, il
santuario che domina la città, anch’esso costruito da lui… Infine a S. Vittore,
sul luogo delle origini del cristianesimo, con la presenza leggendaria di san
Lazzaro, e dove più tardi Cassiano ha costruito il suo monastero. Immersione in
una storia che ha segnato la città.
Ma anche avvolti dal sole mediterraneo, dalla bellezza del
mare, del cielo azzurro, dai murales vivaci del Panier, dai possente muraglioni
del porto, dalla visione della città e delle isole dall’alto del santuario
della Madonna della Guardia. Come si sposano bene il divino e l’umano, la
storia e l’arte… Una domenica che ti allarga il cuore e la mente.
Al centro della giornata la messa celebrato sulla tomba di
sant’Eugenio. Quando una tomba diventa un altare è segno che una vita ha
davvero raggiunto il suo compimento.
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