Stasera ho ripreso il ciclo delle “Lectio
brevis”. Il primo (2019-2020) ha riguardato le fonti del carisma e della
spiritualità oblata (Fonti oblate.
“Lectio brevis, Roma 2020, 184 p.); il secondo (2020-2021) si è fermato
sulla letteratura riguardate il carisma e la spiritualità (Gli studi sul carisma e
la spiritualità oblata. “Lectio brevis” / 2, Roma 2021, 176 p.). Adesso mi propongo di offrire una
breve sintesi degli elementi che costituiscono il carisma e la spiritualità
oblata.
Il carisma è il dono di una
particolare vocazione e missione che lo Spirito Santo ha consegnato alla nostra
Famiglia attraverso il fondatore, sant’Eugenio de Mazenod. È un progetto ispirato
da Dio, che informa tutte le dimensioni costitutive della nostra vita,
dall’evangelizzazione alla vita religiosa, dalla formazione al governo, dalla
preghiera alla vita comunitaria.
Il carisma comporta anche una spiritualità
è il modo con cui si risponde a questo dono di Dio e si vive il carisma. È una
componente dello stesso carisma, perché è da esso informata, ed è frutto del
dono dello Spirito, che insegna come accogliere e vivere la missione che egli
chiama a compiere nella Chiesa.
Non è semplice distinguere tra missione e
spiritualità, essendo l’una compenetrata nell’altra e viceversa. Appaiono come
le due facce di una medesima medaglia. Dovremmo parlare di un unico
indivisibile progetto dettato dallo Spirito Santo, che si esprime in un
intervento nella storia, la missione appunto, informata da una spiritualità. La
spiritualità, a sua volta, si nutre e si alimenta dalla missione.
La scelta che propongo – seguendo tanti
filoni della tradizione – è partire dal nome che ci identifica: Missionari
Oblati di Maria Immacolata.
Nella parola “Missionari” mi pare si possa
vedere condensato il carisma inteso – mi si perdoni la tautologia – come “missione”
affidata dallo Spirito al Fondatore e alla sua famiglia: nella Chiesa siamo
chiamati a un’opera di evangelizzazione. Missionari perché cooperatori di
Cristo Salvatore, conformati a lui, con la volontà di continuare la sua opera
di salvezza, nell’annuncio della buona novella ai poveri. Missionari a servizio
della Chiesa che chiama ad assecondarla nella sua missione. Missionari come gli
apostoli, uniti a Cristo e tra di loro. Questa dimensione carismatica ha già in
sé tante connotazioni di una spiritualità particolare frutto dell’esperienza
iniziale.
Nella seconda parola “Oblati”, la
spiritualità si caratterizza ulteriormente: l’oblazione, nelle sue molteplici
sfaccettature, ci identifica. Non si può comprendere la missione oblata se non
alla luce dell’oblazione.
La terza parola, “Maria Immacolata”, permette
di approfondire ulteriormente la dimensione spirituale dell’Oblato: si è
missionari in e come Maria che, perché Immacolata, ha potuto dare al mondo la
Parola; si è Oblati in e sul modello della sua oblazione.
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