Si
vedono i resti del tempio di Giove Capitolino e su su le attuali sale di
rappresentanza, compreso l’ufficio della sindaco Raggi, la sala delle bandiere,
l’Aula Capitolare.
L’ultima
sala è la Protomoteca, usata per le cerimonie pubbliche. Da qui si esce sulla
scalinata che porta alla piazza del Campidoglio.
Tante
cose da ammirare d’ordine artistico e storico.
La
mia deformazione professionale me lo fa tuttavia vedere con gli occhi di sant’Eugenio
de Mazenod, che si vide approvare proprio da lui la Regola degli Oblati. Per lui Leone XII era semplicemente “il
Papa”, al di là dei giudizi storici! Nella prima udienza che gli si
inginocchia davanti e prende con venerazione la penna che egli gli offre per
scrivere gli appunti che gli detta. Invita poi gli Oblati a considerarlo come
benefattore e padre: «O Leone XII! Anche se la Congregazione dovesse rigettare
le nostre regole, sarete sempre il nostro benefattore e il padre della nostra
Società!». Per lui il Papa era il Papa!
Vedo
il bellissimo monumento onorario del Canova scolpito da Giuseppe Fabris, e sono
grato a Leone XII che lo commissionò per commemorare il grande artista.
Il
Papa è sempre il Papa!
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