Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed
ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere
come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Il Vangelo di
Matteo, a differenza di Marco e Luca, riporta le parole del Padre in terza
persona. 
Non
si rivolge a Gesù, ma a noi. 
Ci invita a
riconoscere Gesù come Figlio di Dio,
ad accoglierlo, a lasciarlo penetrare nella
nostra vita, 
così che egli possa annegare nelle acque del battesimo il nostro
“uomo vecchio” 
e farci rinascere a vita nuova, creazione nuova.
Grazie al suo
battesimo anche nel nostro battesimo si aprono i cieli, 
scende lo Spirito,
il Padre ci rende
figli suoi, 
figli di
Dio con Gesù. 
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