Il
presepe è già pronto. Manca soltanto Gesù Bambino, che nascerà fra pochi
giorni.
L’anno
scorso avevo scritto un racconto che aveva come protagonisti il bue e l’asino. Avevo promesso che quest’anno avrei scritto un racconto sui Magi. Ma chi poteva prevedere l’epidemia del Covid-19?
Nel nostro presepe i Magi sono già arrivati. Non sono però nei pressi della grotta.
Se ne stanno alla larga, sul pianoforte. 
– Come
mai siete arrivati così per tempo? – ho domandato loro – Gli altri anni arrivavate
puntuali il sei gennaio, all’Epifania.  
– Quest’anno
non potevamo presentarci all’ultimo momento. C’è la zona rossa. Bisognava venire
prima, quando le frontiere erano ancora aperte.
– E
adesso cosa fate tutto questo tempo lì impalati sul pianoforte?
– Abbiamo
iniziato la quarantena, come previsto dal decreto ministeriale.
– Vedo
che non avete con voi i regali…
–
Abbiamo preferito spedirli con Amazon, è più sicuro.
Poveri
re Magi, mi sembrano un po’ tristi. Quando mi sono avvicinato per interrogarli
si sono coperti lesti lesti con la mascherina.
– Siete
già passati a salutare il Re Erode?
– Quest’anno
abbiamo pensato che fosse meglio evitare il contatto, è anziano, non vorremmo
creargli problemi. Poi ormai, dopo tanti anni, abbiamo capito che tipo è,
meglio stare alla larga. 
–  Da Gerusalemme siete comunque passati, vero?
–  Quando ci hanno visto arrivare con i cammelli
e il seguito, alcuni ci hanno accolti entusiasti: Finalmente tornano i turisti.
Altri invece ci hanno preso a male parole: Ricomincia l’invasione dei
clandestini.
–  Ma come siete giunti fin qui?
–  La storia sarebbe lunga. I voli sono sospesi.
Inoltre col passaporto di un Paese arabo non si può entrare in Israele. Come al
solito siamo arrivati per vie ignote: ci lasciamo guidare da una stella… Se
segui una stella non c’è controllo che tenga.
–  Mi piacerebbe sapere da dove venire, e quando
avete visto la stella…
–  Noi siamo qui, sul pianoforte, in quarantena
fiduciaria. Quando vuoi possiamo raccontarti…
Ahahah...stupendo racconto!
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