martedì 27 maggio 2025

Lesotho: il tetto d'Africa

Ieri sera sono giungo a Fiumicino assieme al sole che decide di tramontare al mio arrivo. Stesso tacito accordo quando oggi giungo a Maseru. Da tramonto a tramonto. Quello di questa sera, all’aeroporto di Maseru, l’ho registrato.

Non ero riuscito a fare il check-in on line, strano. Il bello è (diciamo così) che non riescono a farlo neppure a Fiumicino: anche il computer della compagnia aerea si rifiuta. Ci vuole il visto, mi dicono; e il biglietto di ritorno? E quanti giorni rimane? Infine arrivano altri due impiegati per un consulto. Per facilitare l'operazione consegno tutte le mie carte… Conclusione: è un itinerario insolito, complesso, con tre cambi di compagnie aeree… il computer non è stato addestrato a tutto questo. “Insomma lei si fa proprio un bel viaggio, congratulazioni”, conclude la dirigente.

Il volo notturno, è semplicemente notturno. Invece quello diurno, da Addis Abeba a Johannesburg, mi spalanca scenari spettacolari: deserti, laghi, foreste, montagne altissime, coltivazioni… Etiopia, Kenya, Tanzania, Sud Africa…

Dei quattrocento passeggeri con i quali giungo a Johannesburg, sono il solo che mi dirigo verso i voli internazionali. Passo i controlli nel vuoto più assoluto e mi ritrovo su un piccolo aereo con una decina di altre persone dirette in Lesotho. Il volo è breve e a quota relativamente bassa, così posso godermi un panorama per me ancora inedito, soprattutto quando si entra in Lesotho e si scende verso l’aeroporto: le alte montagne che incoronano il piccolo stato, i rilievi rocciosi che costellano la piana, i canyon… tutto esaltato dall’inclinazione giusta del sole e da un cielo che dallo smog plumbeo di Johannesburg si è fatto tersissimo.

Ecco perché chiamano il Lesotho "Il Regno nel cielo", o "Il tetto d'Africa".



All’ingresso devo dichiarare dove vado. “A Mazenod!”. Mi sorridono, hanno subito capito che sono un Oblato. Quello che invece io non sapevo è che Mazenod è proprio lì, dove c’è il piccolo aeroporto con l’unico aereo che è appena atterrato.

Sono a Mazenod! E chi altri, se non gli Oblati potevano dare a questa zona il nome del Fondatore? Inizia così la mia nuova avventura.

Nessun commento:

Posta un commento