giovedì 24 luglio 2025

L'alfabeto matto / M-N


Metà pioggia e metà sereno, quando basta per consentirci una lunga passeggiata su un sentiero che costeggia il torrente. Poi ci sono gli scacchi, i laboratori, i piccoli musei... Non ci si annoia mai in montagna, soprattutto a essere così tanti. La foto di gruppo voleva metterci tutti insieme, ma come si fa, qualcuno manca sempre…


Oggi, nell’anniversario del suo martirio, ho raccontato la storia del beato Candido Castán, impiegato delle ferrovie della Compagnia del Nord della Spagna, ucciso nel 1936 (aveva 42 anni) assieme ai primi sette dei ventidue beati Oblati martiri di Spagna nella sanguinosa assurda guerra civile (c’è mai una guerra che non sia assurda e sanguinosa?).

Un particolare soltanto, nel racconto della figlia Teresa che allora aveva 15 anni:

«Il 23 luglio, verso mezzogiorno, si presentarono di nuovo i militanti per arrestare e portar via mio padre. In casa c’eravamo solo lui ed io, poiché mia madre era uscita a fare la spesa, accompagnata dal mio fratello piccolo. Mio padre mi diede la fede nuziale e le chiavi di casa dicendomi di consegnarle a mia madre. Lo portarono al convento dei Padri Oblati e nel tragitto incontrò mia madre e mio fratello che stavano ritornando dalla spesa. Mia madre gli preparò la cena e la portò al convento. Il giorno dopo gli preparò la colazione ma quando gliela portò, già non c’era più».

In casa avevano trovato il corpo del rato, il quadro del Sacro Cuore!

M

Ce n’è così tanto, che 

Male

è la prima parola che più mi si addirebbe.

Oppure

Mela.

Ma non viene proprio da lei tutto il male

laggiù nell’Eden?

Meglio

Mare

largo e sconfinato 

si perde all’orizzonte:

un infinito ove

“Naufragar m’è dolce in questo Mar”;

parola che con questo seno accogliente

ricorda di tutte la più bella:

Mamma.

N

No! Motivato o capriccioso

assertivo e assoluto 

non ha bisogno d’altre parole.

Io comunque di parole ne scrivo tante.

Anzi, a tutte do il

Nome.

Ero fin da principio,

quando Adamo diede esistenza

a quanti fino ad allora non erano

perché innominati.

Anche agli uomini do i

Natali senza i quali son non-Nati.

E poi le prime parole,

le più care, da

Nonna a

Ninna nanna.

Ho anche le più oscure come il

Nulla

e le più dolci come un

Nettare.

Sì, sono una lettera che

Naviga, da mare a mare.





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