sabato 19 aprile 2025

Dà la vita ai morti e a noi vivi

Nella clinica Villa Betania questo pomeriggio siamo stati i primi, qui a Roma, a far risorgere Gesù! Il cero pasquale, in piena luce, risplendeva ancora di più. Buona Pasqua!

Gli auguri più belli mi sono giunti da un amico dell’Uruguay:

“Il giorno che Gesù è risorto è un giorno ben diverso di tutti gli altri! Quel giorno vide l’alba e la nascita di una nuova creazione di un cielo nuovo e una terra nuova che sarebbe evoluta nel tempo, perché quel giorno le sofferenze della morte sono state distrutte, per fare nascere la speranza di una nuova vita. E tutti noi possiamo già fin d'ora provare un anticipo, giacché Gesù ci ha promesso che quando ameremo i nostri fratelli e sorelle, con quel suo tipico amore che dà tutto se stesso per dare spazio all'altro, passeremo dalla morte alla vita. Con questo impegno mi auguro possiamo festeggiare una nuova Pasqua piena di felicità nelle nostre famiglie e portarla ovunque”.

Un macigno copriva la tomba. Chissà quanti macigni gravano sul cuore di tante persone. All’angelo è bastato un soffio e quel macigno è stato rimosso mostrando che la vita è più forte della morte, di ogni morte…

“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?”. Marta gli rispose: “Sì, o Signore, io credo…”.

Anche noi crediamo! È il Signore dei vivi e dei morti e dà la vita ai morti e a noi vivi!



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