Nella clinica Villa Betania questo pomeriggio siamo stati i
primi, qui a Roma, a far risorgere Gesù! Il cero pasquale, in piena luce,
risplendeva ancora di più. Buona Pasqua!
Gli auguri più belli mi sono giunti da un amico dell’Uruguay:
“Il giorno che Gesù è risorto è un giorno ben diverso di
tutti gli altri! Quel giorno vide l’alba e la nascita di una nuova creazione di
un cielo nuovo e una terra nuova che sarebbe evoluta nel tempo, perché quel
giorno le sofferenze della morte sono state distrutte, per fare nascere la
speranza di una nuova vita. E tutti noi possiamo già fin d'ora provare un
anticipo, giacché Gesù ci ha promesso che quando ameremo i nostri fratelli e
sorelle, con quel suo tipico amore che dà tutto se stesso per dare spazio
all'altro, passeremo dalla morte alla vita. Con questo impegno mi auguro
possiamo festeggiare una nuova Pasqua piena di felicità nelle nostre famiglie e
portarla ovunque”.
Un macigno copriva la tomba. Chissà quanti macigni gravano
sul cuore di tante persone. All’angelo è bastato un soffio e quel macigno è
stato rimosso mostrando che la vita è più forte della morte, di ogni morte…
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche
se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi
tu questo?”. Marta gli rispose: “Sì, o Signore, io credo…”.
Anche noi crediamo! È il Signore dei vivi e dei morti e dà la vita ai morti e a
noi vivi!
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