La casa nella quale abito a Roma è nel terreno della villa della famiglia Pacelli. Il giovane sacerdote Eugenio andava spesso a celebrare in una chiesetta vicina, cinque minuti a piedi. Ci passo spesso anch’io. Allora si trovava in aperta campagna. Oggi è circondata da traffico caotico e da costruzioni affastellate. Ma basta entrare che subito sei fuori dal mondo, in un angolino di silenzio e di pace, degno del nome che porta: “Madonna del riposo”. Forse una parabola di quanto, con Maria, si può essere nella pace anche nel frastuono di una vita frenetica; lei il nostro riposo.
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