Nel chiostro dell’eremo di Lecceto c’è un bell’affresco di san Tommaso d’Aquino, in omaggio ai Domenicani che hanno costruito il convento. Potrebbe sembrare proprio del 1500, anche se si rimane sorpresi da come è ben conservato. No, l’ha dipinto un seminarista al suo primo anno di teologia, nel periodo della guerra (1943-1944) quando i seminaristi erano sfollati in quella che allora si chiamava “Villa di Lecceto”: Lorenzo Milani, in futuro parroco di Barbiana…
Nella chiesa vi è
invece una pala proprio del 1400, rifacimento di un dipinto del 1300. È un
autentico capolavoro, l’unica opera che si è salvata dal saccheggio del periodo
delle soppressioni.
Originariamente era
una Madonna seduta in trono, la Madonna del parto, in attesa, come testimonia il cingolo. Poi le è stato messo in grembo il bambino e
successivamente è stata circondata dai santi. È uno di quei dipinti davanti al quale
puoi pregare, perché lei ti guarda con una profonda dolcezza e ti infonde tanta
pace e fiducia…
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