sabato 23 novembre 2024

La Chiesa del Cenacolo

Quando giorni fa ho scritto il post intitolato Eremo di Lecceto è stato visitato da tante persone. Perché? Forse perché pensavano che si trattasse del famoso Eremo di Lecceto delle Agostiniane in provincia di Siena, mentre è quello dei Sacramentini in provincia di Firenze.

Chissà com’è andato questo ritiro. È come quando si semina; si semina e non si vede niente, ma si crede che porterò frutto. Chissà.

Ho cercato di mostrare la Chiesa del cenacolo secondo 14 caratteristiche.

1. La Chiesa del cenacolo è mossa da “un ardente desiderio” di sedersi alla mensa del Signore, con l’umanità intera. Non ha desideri di conquista, di potere, di supremazia, di prestigio. Vuole semplicemente quello che vuole il suo Signore: radunare la famiglia dei figli di Dio dispersi, far sì che gli uomini e le donne si riconoscano fratelli e sorelle, con un Padre comune che attende tutti attorno alla sua tavola…

2. La Chiesa del cenacolo è segnata da un amore fedele e senza misura, come quello del suo fondatore che amò “fino alla fine”. Ogni membro del Corpo di Cristo, quando si fa carico di persone e di opere, porta avanti fino in fondo il suo impegno. Ogni battezzato è responsabile della Chiesa: è sua nelle persone e nelle istituzioni. La si ama e per lei si dà la vita.

3. La Chiesa del cenacolo è a servizio di tutti, a cominciare dagli ultimi. La tentazione è di mettersi sul piedistallo, di voler essere presi in considerazione, di pretendere attenzioni, onori, riconoscimenti, privilegi, in una parola di essere serviti. La lavanda dei piedi non è un rito annuale, ma l’attitudine costante di ogni cristiano.

4. La Chiesa del cenacolo è una Chiesa di peccatori, con le piaghe, e quindi «capace di comprendere le piaghe del mondo di oggi e di farle sue, patirle, accompagnarle e cercare di sanarle». Confida nella misericordia e sa essere a sua volta misericordiosa.

5. La Chiesa del cenacolo è una Chiesa eucaristica, che non può vivere senza il dono del corpo e del sangue di Cristo. È una Chiesa in donazione, fino a farsi cibo per ogni essere umano.

6. Il dono di sé la porta fino al martirio, espressione culmine della sua dimensione eucaristica. Perseguitata essa prega per i persecutori e per essi “spezza” il suo corpo e “versa” il suo sangue, garanzia di fecondità evangelica.

7. La Chiesa del cenacolo è una Chiesa sacerdotale, che “fa” la memoria dell’offerta sacerdotale del Signore. Con lui si offre al Padre e coinvolge nella sua offerta il mondo intero. È una Chiesa ministeriale, con uomini scelti per rendere visibili i gesti di Cristo e che si pongono a suo servizio perché il mandato “Fate questo” in sua memoria permanga vivo e attuale.

8. La Chiesa del cenacolo è il luogo dove si vive l’amore reciproco, dove ognuno si fa attento all’altro, dove le diversità di vocazioni, di ministeri, così come delle culture, vivono al servizio l’uno dell’altro, facendo a gara a chi mette in luce il bene dell’altro e lo valorizza.

9. La Chiesa del cenacolo condivide il sogno di Dio, l’unità e per l’unità innalza la sua incessante preghiera. La sua missione è penetrare in ogni disunità e sanarla. L’unità è la sua ragion d’essere e il criterio di valutazione delle sue scelte e delle sue opere, e l’obiettivo verso cui riorientarle costantemente.

10. La Chiesa del cenacolo è il luogo permanente della presenza del Signore risorto, dove lo si può incontrare, riconoscere nella fede, sperimentare e proclamare “Signore mio, Dio mio” in una benedizione e lode perenni.

11. La Chiesa del cenacolo è mariana. Assicura il primato dell’ascolto, della carismaticità, del sacerdozio regale, della laicità del popolo di Dio, della sua essenziale componente femminile. Con Maria vive la dimensione sponsale, la fedeltà al suo Signore, la verginità, la totale e esclusiva dedizione al Vangelo e all’avvento del Regno. Con Maria impara a pregare incessantemente e concordemente: è una Chiesa orante.

12. La Chiesa del cenacolo è carismatica, avvolta dal fuoco dello Spirito Santo.

13. La Chiesa del cenacolo è una famiglia, con un solo cuore e una sola anima, unita attorno alla mensa della parola e dell’Eucaristia, pronta alla condivisione dell’esperienza di fede e di beni materiali.

14. La Chiesa del cenacolo è “in uscita”…

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