Le tre tentazioni! I vangeli ne enumerano tre per indicare i punti nevralgici toccati da satana: il piacere, il possesso e il potere, l’orgoglio e la gloria. Tre è numero perfetto e può significare la totalità: una tentazione a tutto campo. In effetti non furono soltanto tre. Il diavolo diede fondo a tutte le sue risorse e – come dice il Vangelo – esaurì ogni tipo di tentazione.
Fu tentato su tutto, in ogni campo,
proprio come noi. La nostra povera umanità, in balia del maligno, è sospinta
verso il male. Gli antichi hanno stilato cataloghi di vizi. Qualcuno li ha ripresi,
come l’apostolo Paolo: ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia, invidia,
omicidi, rivalità, frodi, malignità, diffamazione, maldicenza, ostilità a Dio,
oltraggi, superbia, slealtà, mancanza di cuore, di misericordia... (cf. Rm 1,
29-31). Sono, purtroppo, di una tragica attualità; anzi, guardandoci attorno
potremmo continuare la lista, aggiornandola.
Gesù avrebbe potuto disprezzarci o
compatirci con sufficienza, giudicandoci dall’alto della sua santità. Invece si
sei fatto debole, come tutti noi, e ha aperto la sua umanità alla tentazione,
come tutti noi. Non c’è tentazione escogitata dal diavolo che egli non abbia
subito. È stato attaccato su tutti i fronti. L’ha fatto per noi.
Quando avverto una tentazione,
qualsiasi essa sia, posso subito dire: anch’egli l’hai provata. Può essere la
più assurda, la più inattesa... l’ha già vissuta; la più violenta, la più
umiliante... gli è già piombata addosso, prima che a me. Nuovo Adamo, ha provato
su di sé la tentazione del primo Adamo e di tutti gli adami della storia.
A differenza dell’Adamo, egli hai
vinto. Ha vinto lui, il Forte. Egli, la Parola, ha lasciato affiorare le parole
di Dio che custodiva nel cuore. La sua Parola vince la morte e dà la vita. Ha
vinto per me, per vincere in me.
Fai parlare in me la tua Parola,
custodiscila nel mio cuore,
falla diventare vita della mia vita
così che abbia il tuo pensiero
ed essa sia la mia arma di difesa.
Tu che già sei stato attraversato
dalla stessa tentazione che mi attraversa,
vinci in me il male
come l’hai vinto in te.
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