sabato 13 febbraio 2010
La presenza di Gesù tra Buddhisti e Cristiani / 18
Continuando nel dialogo con monaci e monache buddhiste a Chian Mai, ho parlato di un altro tipico modo di pregare cristiano. "Nella meditazione Vipassana, dicevo, voi ci avete insegnato a chiudere gli occhi, le orecchie, la bocca… Ma adesso avete orecchie e occhi ben aperti per ascoltarmi e guardarmi, ed io apro la bocca per parlarvi. Se voi mi ascoltante con amore, come sento che state facendo – c'era infatti un profondo clima di ascolto, di amore, di autentica comunione – e se io parlo a voi per amore, noi cristiani crediamo che si avverano le parole di Gesù, che ha detto di essere presente tra quanti sono uniti nel suo nome. Qui c'è Gesù in mezzo a noi, c'è Dio in mezzo a noi, e noi siamo avvolti della sua presenza che tutti ci compenetra. Il Cielo è tra noi e nei in Cielo. Non è anche questa una esperienza di Nirvana?" La presenza del divino tra noi era davvero percepibile. La grazia di Gesù ha i suoi canali per comunicarsi, al di là delle vie ordinarie, al di là di come noi possiamo pensare.
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