800 anni da quando Francesco diventò così simile a Gesù da avere impresso nella sua carne i chiodi della sua crocifissione. Ho rivissuto questo anniversario con le Clarisse di Albano, eredi di Francesco e ho riletto con loro un breve scritto di Chiara Lubich dopo che ebbe visitato quel luogo nel 1966: «Tempo fa sono stata alla Verna. Vi ho meditato l’eccezionale dono delle stigmate che Dio ha fatto a Francesco, a suggello della sua imitazione di Cristo, del suo essere cristiano. Ho pensato che tutti i veri cristiani dovrebbero essere degli stigmatizzati, non già nel senso straordinario ed esterno, ma spirituale. E mi è parso di capire che le stigmate del cristiano dei nostri giorni sono appunto le misteriose ma reali piaghe della Chiesa di oggi. Se la carità di Cristo non è così dilatata da provare in noi il dolore di queste piaghe, non siamo come Dio oggi ci vuole. In questo tempo non è sufficiente una santità solo individuale, e nemmeno una comunitaria, ma chiusa. Occorre sentire in noi i sentimenti di dolore e anche di gioia che Cristo nella sua Sposa oggi sente. Occorre santificarci Chiesa».
Nessun commento:
Posta un commento