Come si impara a pregare?
Pregando.
Come fa un bambino a imparare a camminare?
Camminando.
Certo che ci vuole la mamma che lo segue nei primi passi.
Mi ha sorpreso sentirlo raccontare da un autore austero come
Giovanni Cassiano, monaco, fondatore del monastero di Marsiglia tra il 300 e il
400. Quanto erano umani questi monaci!
“Suppongo una madre piena di amore e di cura. Porta il suo
bambino in braccio per molto tempo, finché finalmente gli insegna a camminare.
E all'inizio lo lascia gattonare. Poi lo solleva e lo sostiene con la mano
destra, in modo che impari a mettere i piedi l'uno davanti all'altro. Presto lo
lascia per un momento; ma quando lo vede barcollare, lo prende rapidamente,
sostiene i suoi passi esitanti, lo rialza se è caduto, o lo trattiene nella sua
caduta, o, al contrario, lo lascia cadere dolcemente, per poi rialzarlo di
nuovo. Tuttavia, è diventato un ragazzino; presto sarà nel pieno
dell'adolescenza e della giovinezza. Allora gli fa portare dei carichi o gli
assegna dei lavori che lo esercitano senza appesantirlo; lo lascia lottare con
i suoi compagni.
Quanto meglio il nostro Padre del cielo sa chi deve portare
in seno alla sua grazia, chi deve addestrare alla sua presenza alla virtù,
lasciando che sia lui l'arbitro della sua volontà! Eppure, lo aiuta ancora
nelle sue fatiche, ascolta i suoi appelli, non si sottrae alla sua ricerca,
arriva persino a toglierlo dal pericolo a sua insaputa. Questo mostra
chiaramente che i giudizi di Dio sono insondabili, e incomprensibili i modi in
cui attira gli uomini alla salvezza”.
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