Sabato 5 luglio, ore 10,11. La pace di mezza mattina d’estate, fresca, la brezza leggera, le nuvole bianche che veleggiano nel cielo azzurro. Improvviso, inaspettato, lo schianto. L’antico alto sano immenso pino si è accasciato a terra, frustando sul prato la verdissima chioma. Inatteso imprevedibile collasso. Ora è là, adagiato, immobile.
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