29 settembre 1970. A Marino, sette giovani pronunciano
i primi voti nelle mani di P. Leo Deschâtelets, superiore generale degli
Oblati, in una semplicità esterna e una intima indicibile gioia. Ad uno di loro
il Superiore generale aveva dato una sua foto con dietro una parola di sant’Eugenio
de Mazenod, tratta dalla Prefazione alle Costituzioni e Regole: "Ut
proferatur Regnum Christi!", quasi una parola d'ordine per la sua vita
religiosa. Allora non si usavano le foto. Rimangono soltanto poche righe di
alcuni giorni prima.
5 settembre: Il pensiero costante: Dio... Ho sentito
come soltanto lui conta, solo l’unione con lui. Se lui è l’amore, se lui è la
vita, se lui è l’essere, solo in lui ci realizziamo. E questo entrare in Dio è
qualcosa di tanto silenzioso, di tanto profondo... Quest’anno a un certo punto
ho sentito che dovevo perdere tutto, staccarmi da tutto... Ma era un lavorìo
direi negativo. In questo mese invece la presenza di Dio voleva dire assenza
del resto. Non è che prima si fa il vuoto e poi viene Dio, ma viene Dio e tutto
eclissa, tutto brucia col suo calore.
19 settembre: L’amore vale più di tutto e allora tutto si deve perdere per mantenere l’amore. Solo questo vale in questi giorni, l’essere con Gesù in mezzo, vivere momento per momento, fermi... E con grande semplicità, con la mitezza di Gesù, pronto a tutto per l’amore dei fratelli... Questa è la vocazione. Essere uno. Il senso della vita è Dio. Uno solo con lui.
Ringrazio di questo dono che condividi con i tuoi lettori e possiamo unirci nella preghiera di ringraziamento per la tua risposta alla vocazione che 43 anni fa riceve il primo sigillo a cui sei rimasto fedele .Auguri da Pierangela
RispondiEliminaGrazie per avere condiviso i tuoi documenti più preziosi ,scritti in latino ,che sono i testimoni dei semi che vennero gettati nella tua anima 43 anni fa e ora sono vigorosamente germogliati e portano frutti. Avanti con i tuoi lettori affezionati !
RispondiEliminaMa che bello. Allora auguri!! anche da parte di tutti i tuoi lettori che sono sicura di poter interpretare.
RispondiEliminaIl 1970…La mia prima Mariapoli risale proprio a quell’anno. E i nostri tre figli sono stati cresciuti dal carisma, e ora vivono per l’unità.
Sono rimasta molto colpita da quegli scritti. Un rimettere a fuoco che “Il senso della vita è Dio. Uno solo con lui “. E quindi rimettermi in discussione: “Solo questo vale in questi giorni, l’essere con Gesù in mezzo, vivere momento per momento, fermi…”