Firenze, Villa Stella, in
Via Barbacane, una di quelle strade strette tra i muri immortalate da pittori
come Rosai. Vi ho vissuto i miei tre anni di liceo classico. Oggi vi sono
tornato. Ho rivisto l’antico mirto sotto il quale Dante si lasciava ispirare le
poesie d’amore, il salone affrescato con delicate scene paesaggistiche, l’ariosa
cappella dominata dal grande quadro dell’Immacolata dipinto nel 1800 da Anonio Ciseri,
il parco silenzioso che si apre sullo sfondo collinare di Fiesole… Vi sono
tornato per incontrare la nostra gente, quella che ama gli Oblati, il carisma
di sant’Eugenio, che condivide con noi il cammino del Vangelo. I giovani di
anni fa sono ora genitori e portano con loro i figli: un gran bel popolo di
tutte le età, tra i quali i giovani primeggiano come numero e come vivacità.
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