Il vangelo di oggi ci dice che siamo nelle mani di Dio. Ma come tiene le mani Dio? Penso almeno in quatto posizioni.
1. Tiene la mano sinistra poggiata sulla destra. Sulla sinistra ha scritto il nome di ognuno di noi, in maniera da averci sempre sotto gli occhi, sempre presenti nel suo amore: “Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani” (Isaia 49, 16).
2. Tiene la mano destra poggiata sopra sulla mano sinistra, a protezione. Ognuno di noi è custodito nell’incavo della mano, proprio come nella scultura del 1902 di Auguste Rodin che mostra una grande mano che trattiene un blocco informe dal quale emergono due figure umane assopite. Isaia ci dice che Dio ha nascosto il suo popolo sotto l'ombra della sua mano (51, 16), in modo che sia tranquillo, al sicuro, senza temere pericolo alcuno. “La mia mano è il suo sostegno – dicesti di Davide – il mio braccio è la sua forza” (Salmo 89, 22).
3. La terza posizione è quella del vasaio: ci tiene tra le sue mani per lavoraci e plasmarci costantemente: “Come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele” (Geremia 18, 6).
3. Tiene nella mano destra la nostra mano sinistra, come fa un padre col suo bambino, per guidarci con sicurezza: “Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra” (Salmo 39, 9-10); “Io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra” (Salmo 73, 23).
Sì, siamo nelle mani di Dio. Siamo al sicuro.
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