La prima volta che partecipai ad un incontro al Centro Mariapoli di Rocca di Papa, nel settembre del 1970, rimasi affascinato dalla varietà dei religiosi presenti, espressione della grande diversità carismatica con la quale lo Spirito Santo fa sempre nuova la Chiesa e piena di vita. Ognuno di loro usava ancora indossare l’abito caratteristico che li rendeva, ai miei occhi di giovane non ancora religioso, persone di riguardo. Sembravano portare su di loro, quali legittimi eredi, il peso di antiche tradizioni, di storie di santi, di grande dedizione alla Chiesa e ai popoli. Nello stesso tempo li vedevo contenti, freschi, giovani, come fossero alle origini delle loro famiglie, i primi compagni dei fondatori. Era come se un sole li illuminasse, ravvivando i colori dei loro carismi. Era come se un’unica acqua rinverdisse le piante secolari dei loro Istituti. Erano affascinati dall’ideale dell’unità. “Tutti uno”, anche Francescani e Gesuiti, Domenicani e Carmelitani, Pallottini e Redentoristi…
Rimasi colpito dal rapporto che c’era tra loro: una fraternità che sembrava abolire ogni diversità, la volontà di camminare insieme sulla via della santità, la totalità della loro scelta di Dio. Pochi giorni dopo ci sarebbe stata la mia consacrazione a Dio. In quell’incontro decisi che avrei vissuto la vita religiosa insieme con loro. Nell’unità avrai trovato la linfa costante che avrebbe alimentato il carisma che Dio aveva dato alla mia famiglia religiosa.
In quei primi incontri di religiosi al Centro Mariapoli di Rocca di Papa e poi sulle Dolomiti e poi nelle nazioni più diverse era già abbozzato il programma della nostra rivista: comunicare tra di loro e con tutta la Chiesa la sapienza di cui Dio ci aveva fatto dono e i frutti di vita che essa aveva portato; leggere alla sua luce le attese e le sfide e lasciarsi da essa ispirare nel trovare le risposte; spalancarsi sui nuovi orizzonti che lo Spirito oggi dischiude e portare a compimento aspetti ancora germinali insiti nei carismi.
È parte dell’editoriale del primo numero del 2010 di “Unità e Carismi”, giunto al so ventesimo anno di vita. Oggi nell’aula magna dell’Urbaniana, all’incontro di studio organizzato dal Claretianum e dal Movimento dei focolari, tante esperienze, una più bella dell’altra. Ho pensato che potevo aggiungere anche questa mia, piccola piccola.
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