sabato 20 febbraio 2010
Sinodo delle donne
La proposta che ho lanciato nell'editoriale di "Missioni OMI" (vedi qui), l'avevo già lanciata sul blog e quindi, prima ancora della pubblicazione, mi sono arrivate le prime reazioni. Il direttore di un grande giornale mi ha scritto definendo l'editoriale "stimolante, provocatorio, aperto". Ma più interessanti mi sono sembrati alcuni messaggi di donne, non sempre identificabili: « E' già da tanto tempo – scrive una certa Anna Rita – che ho in cuore le stesse domande. L'iniziale apertura di Papa Benedetto XVI al diaconato femminile mi sembrò un miracolo. Che ne è stato? Cosa sarebbe ora la Chiesa senza Maria, senza tutte quelle donne che hanno dato la loro vita per Gesù (es. Chiara Lubich, Madre Teresa etc..)? L'unica risposta è che Dio non guarda i ruoli che solo gli uomini sanno costruire, inventare, ma ai cuori. Perché la Chiesa clericale non si apre all'aspetto mariano, universale? I rischi sono molti... ma i frutti sarebbero molti di più; no?». Dagli Stati Uniti: « A caldo mi viene un commento: perché non un sinodo sugli uomini? E' ora che ci si svegli un po' su quelle che sono le conseguenze del patriarcato su entrambi i generi!». Dalle Filippine una positiva testimonianza in merito: « Ci sono posti come qui nelle Filippine, dove pur essendoci una cultura matriarcale, la donna non può nemmeno essere ministro dell'Eucaristia. Non so quali leggi regolano questa pratica. Si fa a volte una eccezione per le religiose che, però, sono spesso private dal servizio di lettore riservato ai laici. Mi chiedo spesso perché si costruiscono nuovi muri invece di abbattere gli esistenti». Non so se si farà un Sinodo sulla donna o un Sinodo delle donne o un Sinodo dei laici. Certo è che la realtà della Chiesa comunione deve tradursi in forme concrete di partecipazione attiva da parte di tutte le componenti della comunità cristiana.
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