giovedì 21 gennaio 2010
Movimenti ecclesiali e vita religiosa
Viaggiando in treno è capitato a tutti, al momento della partenza, di trovarsi da soli nello scompartimento. A secondo del carattere delle persone vi possono essere due diverse aspettative. «Speriamo che alla prossima stazione non salga nessuno, così posso riposare tranquillo, leggere con calma...»; oppure: «Speriamo che salga qualcuno così potrò scambiare due parole, aprirmi a nuovi orizzonti...».
Nel primo caso, quando entra nello scompartimento un nuovo passeggero, lo si accoglie con un certo fastidio e gli si fa intendere che sta violando un territorio che ci appartiene perché precedentemente occupato. Una volta entrato lo si associa come proprio alleato contro eventuali altri intrusi.
Nel secondo caso si aspettano con ansia nuovi passeggeri, magari stranieri, nella speranza che ci consentano di allargare interessi e argomenti di conversazione.
Queste situazioni di viaggio mi tornano alla mente quando guardo alla storia della Chiesa e alla creatività sempre nuova dello Spirito Santo che in essa si manifesta.
Non è un inizio molto serio per un tema così importante come quello dei Movimenti ecclesiali nell'oggi della Chiesa e del loro rapporto con la vita religiosa, ma così ho iniziato le lezioni all'Urbaniana sull'argomento. Chi vuole saperne di più può cliccare qui.
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