martedì 3 giugno 2025

Pastori e preghiera

Da domenica scorsa, 1° giugno, sono in Sud Africa. Che sbalzo! Non più il freddo dell’alta montagna: il Lesotho è quasi interamente sui 1800 metri. Qui, vicino a Durban, trovo un bel clima di fine autunno. Non più pastori e strade approssimative. Qui grandi industrie, grandi infrastrutture. Siamo sempre in Africa, ma c’è Africa e Africa…

Mi resta la nostalgia del Lesotho.

Forse due solo immagini.

L’immagine dei pastori. Persone enigmatiche, solitarie, alte e magre, perennemente avvolte nella coperta, con il corto bastone, perennemente in moto, dietro greggi e armenti o con carri da lavoro. Si stagliano in mezzo alle distese o camminano lesti lungo i cigli delle strade. Tanti sono giovani: preferiscono il pascolo alla scuola.




L’immagina della pietà. Anche qui, come altrove, ho fotografato alcune donne, perché la pietà è decisamente femminile. Ma ho visto anche uomini raccolti in preghiera… Se la preghiera fosse stato pane p. Gérard “l’avrebbe fatta mangiare a noi Basotho”, disse quel tale al suo funerale. P. Gérard ha insegnato a un popolo a pregare…




Ma poi ci sono i bambini e gli spazi infiniti che parlano di cielo….

Lesotho, Lesotho…




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