Come è moderno Agostino, uomo inquieto, insoddisfatto, instancabile
cercatore della verità. Basterebbe l’inizio delle Confessioni con il celebre: “il
nostro cuore non ha posa finché non riposa in te”.
Mentre ascolto, seduto su un
inginocchiatoio infondo alla chiesa gremita, perché altro posto non c’è, ho
davanti a me un grande angelo che sorregge l’acquasantiera. Me lo contemplo
nella sua beatitudine – che la mia matita non sa rendere – e lo vedo contrastante
la tensione di Agostino. Vorrei essere entrambi.
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